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Nuova vita alla carta da parati

Di moda negli anni Settanta, è caduta in disuso nello scorso ventennio, per tornare oggi protagonista di salotti, cucine e stanza bagno. Le carte da parati, se ben dosate e ben scelte, producono un effetto scenografico che cambia faccia a tutto l'ambiente. Parato_okNella foto: carta da parati Elitis, madia Frame Quadra di Jesse, vasi e bottiglie Villeroy & Boch. All'improvviso la si è vista spuntare sulle copertine dei giornali patinati, nei locali alla moda, nelle abitazioni più trendy. Ed è così che la carta da parati è tornata a farla da padrona. Abbellisce, impreziosisce, decora. Ma soprattutto toglie dall'anonimato stanze o angolini particolarmente trascurati. Il tocco in più è dato dagli accostamenti: colori e motivi della carta da parati scelta devono essere richiamati nell'ambiente circostante. Ci si può divertire a creare contrasti o giochi di colori. Per quanto riguarda il materiale, se ne trovano in tessuto (le più pregiate sono quelle in seta), in carta o in vinile. Per quanto riguarda, invece, le fantasie, ovviamente c'è di tutto. Da quelle che richiamano i motivi degli ani Sessanta a quelle che si ispirano ai moderni graffiti. Le più suggestive sono le carte da parati che giocano con effetti ottici o illusionisti: pareti di libri stampati su vinile, porte antiche disegnate sulla carta, finte cornici nelle quali incollare foto vere. Una sorta di modernissimi trompe l'oil tra ironia e design. Ma è per i soggetti riguardanti i bambini che il mercato si è sbizzarrito in modo particolare, trasformando camerette e stanze dei giochi in veri e propri mondi fantastici, popolati dai personaggi delle fiabe. Non solo. La carta da parati può addirittura spronare i più creativi a esprimere la propria fantasia, disegnando su finte lavagnette o divertendosi a unire i puntini stampati sulla parete. Il risultato? Una carta da parati piena di disegni fatti dal padrone di casa, con grande appagamento della sua autostima!    

Un nuovo look per l’outdoor

Ecco qualche consiglio su come scegliere i rivestimenti ideali per balconi, terrazzi e giardini. SiaNella foto: In primo piano tavolino DIAGONAL 60x60x30 cm (329 euro) e pianta verde con vaso in terracotta PLANT h94 cm (535 euro). Vaso in pasta di cemento LAVA h75 cm (299 euro) con BAMBOO h119 (19,9 euro cad) cm. Tavolo DIAGONAL in legno 180x90x74 cm (1.199 euro) e sedie coordinate h80 cm (279 euro). Sulla destra: vasi LAVA in pasta di cemento h55 cm (199 euro) con foglie verdi di STERLIZIA (12 euro) e LACE (14,90 euro). Selezionare i materiali per l’esterno non è un'impresa facile. Le qualità che devono avere sono molte, prima tra tutte la resistenza. Pioggia, gelo, caldo, sbalzi di temperatura e inquinamento sottopongono i nostri terrazzi a un tour de force che rischia di danneggiarli nel giro di un paio d’anni. Legno, cotto o ceramica? Generalmente sono queste tre le macrocategorie tra cui scegliere. Il legno resta il rivestimento più caldo, in grado di creare ambienti che sembrano una continuazione di quelli interni. Purtroppo è anche il più caro e il più difficile da mantenere. Se l’aria è molto secca rischia di fessurarsi, mentre la pioggia alla lunga può farlo macerare. Ecco perché è importante almeno una volta all’anno ungerlo con prodotti appositi, che lo tengono umido e lo rendono impermeabile all’acqua. Tra le essenze più indicate, il teak, il frassino termopressato e il talì. Ottimi anche il pino, che si può posare anche direttamente sul terreno, il larice e il bambù. In listoni o quadrotti poco importa, il risultato sarà certamente di grande impatto estetico. La ceramica è una certezza. Pratica e resistente, non richiede manutenzione e dura una vita. Una sua variante è data dal gres porcellanato, materiale ancora più duro e più raffinato. Da un punto di vista estetico, le soluzioni si moltiplicano, fino ad arrivare alle piastrelle effetto parquet, identiche in tutto per tutto al legno a vedersi, ma molto più facili da gestire, fino al finto cotto. Un’opzione da tenere in considerazione, per nulla kitsch, come qualcuno può pensare, ma molto molto comoda. C'è poi il cotto, in grado di dare all’esterno un sapore romanticamente country, quasi poetico. Disponibile anche in versione antiscivolo, si sposa bene anche con contesti moderni. Una delle ultime tendenze in materia lancia i pavimenti monolitici in calcestruzzo stampato, che ricreano l’aspetto della pietra e della roccia. Molto più economico degli altri, questo materiale è anche meno delicato e non richiede una grande cura. Una chicca per chi vuole puntare su qualcosa di scenografico, è quella di rivestire le pareti. Le possibilità in sono fondamentalmente due: salire con lo stesso materiale che si è utilizzato per il pavimento o spezzare con qualcosa di diverso. Nel primo caso si otterrà un ambiente molto ovattato, con un piacevole effetto avvolgente. Un luogo armonioso in cui sarà facile rilassarsi. Nel secondo caso, invece, il risultato sarà più scenografico e impattante. La soluzione proposta nella foto, per esempio, gioca con lamiere che sembrano strappate da un capannone industriale, tenute insieme da evidenti saldature. Una scelta così coraggiosa non può che lasciare a bocca aperta. Infine vasi e fioriere. Sempre bello il cotto, che però purtroppo si rovina moltissimo, spesso crepandosi. È il suo bello, ma non tutti l’apprezzano. Escluso tutto ciò che è in plastica o melamina (l’effetto sempre lucido può risultare posticcio in un contesto esterno), sono da tenere in considerazione il cemento e il metallo, elegantemente “grezzi”. Un consiglio? Tra le piante, infilatene qualcuna finta, magari con fiori coloratissimi e foglie molto spesse. Nessuno se ne accorgerà e avrete sempre una pennellata di colore tra i rami!  

Nuova vita al salotto

Una composizione di vasi che gioca sapientemente con contrasti e nuance di colori può cambiare volto al living. Vasi_Villeroy Nella foto: composizione di vasi in vetro soffiato di Villeroy&Boch. Disponibili in diversi modelli e colori, modelli e forme, costano dai 49 ai 99 euro. Voglia di cambiare? Di vedere qualcosa di diverso in soggiorno? Magari un po' di colore... Basta poco per dare un nuovo volto a un ambiente che ci sembra un po’ stantio o spoglio. Una composizione di vasi che associa colori accessi a quelli neutri potrebbe essere la soluzione ideale. Generalmente realizzati in vetro soffiato, si possono trovare anche stampati, con costi decisamente inferiori. E con una resa proporzionalmente meno scenografica. Il vetro soffiato, infatti permette di avere una lucentezza maggiore, qualità sulla quale si potrebbe anche transigere a meno che i vasi siano collocati nelle vicinanze di una fonte di luce.  In questo caso la differenza si farebbe troppo evidente. Un consiglio? Osate pure con i colori. Il giorno in cui doveste stufarvi (cosa che non accadrà!) potete sempre spostarli in un'altra stanza.