Cuocere con il sale dell’Himalaya

Che il sale rosa dell'Himalaya facesse bene lo sapevamo, ma che addirittura lo si potesse usare come strumento di lavoro in cucina... questa è una novità!  Ecco a voi la piastra di sale per cuocere carne, pesce e verdure  al naturale.

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Nella foto: la piastra di sale Himalayano proposta da KnIndustrie.

Il suo utilizzo è identico a quello della pietra ollare: si scalda in forno, sulla fiamma o sul barbecue ed è in grado di cuocere carne o pesce senza l'aggiunta di condimenti. Con un plus: quello di trasmettere agli alimenti tutte le proprietà benefiche e organolettiche tipiche del sale rosa dell'Hymalaya.

Il sale cicatrizza i cibi, lasciandoli morbidi e impedendone la bruciatura, in quanto sul sale non si può sviluppare carbonio nero. Per osmosi questo ingrediente penetra, cuocendo delicatamente e donando sapore e gusto tanto più intensi quanto più lunga è la cottura.

Particolarmente caro ai salutisti, il sale rosa dell'Himalaya non proviene dal mare (ormai inquinato), ma dalle miniere, dove si è cristallizzato nel tempo a causa della sparizione di specchi, rimasti intrappolati sulla terraferma. Ecco perché è più puro. In particolare, quello estratto dai monti dell'Himalaya è ancora più pregiato, grazie al fatto che contiene tutti gli oligoelementii di cui abbiamo bisogno, nelle giuste proporzioni.

Il suo sapore è meno aggressivo rispetto a quello dei sali tradizionali: non copre il gusto degli alimenti, ma li sottolinea e li esalta. Non solo. Il sale rosa dell'Himalaya vanta almeno altre due caratteristiche non da poco: è facilmente assimilabile dall’intestino e non favorisce la ritenzione idrica, non essendo cloruro di sodio allo stato puro.

Tornando alla nostra piastra, va detta ancora un cosa: essendo fatta di sale, si consuma.  Diciamo che un pezzo della dimensione di 20x20 cm dura per una quarantina di volte... una più una meno.

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