I materiali

Quando l'abito fa il monaco

 

 

Di che cosa è fatto?

 

Piatti

CERAMICA: è un impasto di argilla e terre naturali cotto in forno. Per la sua economicità questo materiale trovò impiego su scala industriale soprattutto in Inghilterra, dove a fine Settecento Josiah Wedgwood, fondatore dell'omonima azienda, ne avviò una produzione di ottima qualità artistica.
Per quanto riguarda il suo utilizzo per la realizzazione di servizi da tavola, essa è ormai stata soppiantata dalla porcellana, a causa dell’effetto cracklè che può assumere con il tempo.
In alcune lavorazioni la ceramica viene rivestita con smalti a base di piombo e stagno, in tal caso si parla di maiolica.

PORCELLANA: è uno dei più importanti e pregiati prodotti ceramici. Alla base della sua composizione c'è il caolino, conosciuto fin dall'antichità in Cina, ma scoperto in Europa solo nel XVIII secolo. Esso rappresenta il 50% della composizione della porcellana, che contiene anche un 25% di quarzo e un altro 25% di feldspato, un minerale che si trova nella crosta terrestre.
Le principali caratteristiche della porcellana sono la durezza, la traslucentezza e la straordinaria capacità di non invecchiare.

BONE CHINA: inventato dai cinesi tra il VII e l'VIII secolo d.C, il bone china fu perfezionato in Inghilterra alla fine del XVIII secolo e da allora viene usato per la produzione di oggetti alta qualità.
E' realizzato con cenere d'ossa, impasto di caolino, feldspato e altri composti. E’ più denso e più duro dei materiali comunemente usati per le stoviglie e quindi più resistente. A livello estetico, conferisce al piatto un elegante colore avorio, qualità che rende questo materiale immediatamente riconoscibile.

GRES: è un importante prodotto ceramico, costituito da un impasto argilloso di origine vulcanica che conferisce a questo materiale il caratteristico colore grigiastro e una robustezza senza pari.


Bicchieri

VETRO e CRISTALLO: sono i materiali più utilizzati per la realizzazione dei bicchieri.
Nel caso dei calici per il vino, deve essere rigorosamente trasparente, in quanto il colore non aiuta a distinguere il contenuto. Per i bicchieri da acqua invece, ci si può divertire con una moltitudine di nuance.

Taglieri e utensili

Per gli utensili è bene scegliere materiali asettici, come l'acciao inox o il legno, mentre è da preferire sempre il legno nel caso dei taglieri.  Meglio ancora sceglierne uno resistente e duro, come quello di olivo o frassino, onde evitare che i cattivi odori vengano trattenuti.
Per spazzole e pennelli l'ottimale sono le setole vegetali.
Vetro e ceramica per i contenitori, il marmo per i piani di lavoro.


Il pyrex

Il pyrex è un tipo di vetro, vetro borosilicato, trattato in modo tale da essere resistente al calore e agli sbalzi di temperatura
Ecco perché i contenitori realizzati con questo materiale sono molto comodi per conservare i cibi cotti, che possono essere messi in freezer e poi scongelati nel microonde. 

 

 

Pentole

 

ACCIAIO INOSSIDABILE: è uno dei materiali più utilizzati in cucina grazie alla sua resistenza e facilità di gestione.
Il suo punto debole consiste nella scarsa conducibilità di calore. Ecco perché su questo tipo di prodotto non si può transigere sulla qualità. Le pentole in acciaio inox di un certo livello, infatti, sono dotate di un triplo fondo: due dischi in acciaio con uno di alluminio collocato nel mezzo allo scopo di favorire la diffusione uniforme del calore.
Le sigle 18/10, 18/8 e 18/c indicano le percentuali rispettivamente di cromo e di nichel presenti nella lega di acciao. In caso di allergia al nichel occorre dunque scegliere un acciaio inox 18/c, che ne è totalmente privo.

SILARGAN: è uno dei materiali più innovativi del momento in fatto di pentole. Messo a punto dall'azienda tedesca Silit, permette di realizzare prodotti che non contengono nichel, antibatterici, con innumerevoli vantaggi per la salute.
Più duro dell'acciaio, il Silargan resiste all'abrasione, va in forno, sui fornelli a induzione e ha un'ottima conduzione termica, che permette anche di friggere ad alte temperature.

ALLUMINIO: è un buon conduttore di calore, per questo è particolarmente indicato per carni e fritture. Per mettersi al riparo da eventuali rischi di contaminazione tra il metallo e il cibo è meglio scegliere una pentola in alluminio anodizzato, meno soggetta a corrosioni.

PADELLE RIVESTITE IN CERAMICA: permettono di cucinare in estrema sicurezza, sono adatte per la cottura di cibi con sughi e consentono di ridurre l'uso dei grassi.

GHISA: è l'ideale per le cotture lunghe poiché è in grado di trattenere e distribuire il calore in modo lenta e uniforme. I modelli in commercio sono tanti, dalle casseruole tonde e ovali, ai tegami, fino alle fondute. Il coperchio di queste pentole, anch'esso in ghisa, è creato in modo da raccogliere i vapori della cottura, inumidendo con la condensa le pietanze, che così non seccano. La smaltatura di cui sono rivestite non scolora e non si scalfisce, rendendo le stoviglie praticamente indistruttibili.

TERRACOTTA: è un materiale capace di esaltare il gusto dei cibi. Le pentole in coccio sono molto indicate per quei piatti che necessitano di lunghe cotture a fuoco lento (zuppe, legumi, crauti...).
La porosità di questo materiale fa sì che gli aromi delle pietanze vengano trattenuti al suo interno. Da qui la sottigliezza di alcuni chef di usare sempre la stessa pentola per la stessa pietanza, che acquisterebbe così un sapore estremamente ricercato.
Il punto debole di questo materiale è la sua fragilità, unita a una scarsa praticità. Le pentole in coccio, infatti, richiedono molta cura nella pulizia, che va effettuata con acqua e limone, evitando detergenti chimici.

RAME: molto usato nelle cucine dei grandi chef, vanta moltissimi pregi. Primo tra tutti quello di essere un eccellente conduttore.  Questo fa sì che  il calore si propaghi in modo uniforme su tutto il contenitore, evitando fastidiose bruciature, dannose per la salute.
Il rame, inoltre, consente di cuocere anche a fiamma bassa, cosa che permette di conservare le proprietà nutritive e il sapore originale dei cibi.
Di norma pentole e padelle in rame sono rivestite di stagno, in quanto il contatto con i cibi acidi può ossidarle. Per questa ragione, è opportuno provvedere periodicamente alla stagnatura.