Tutto il gusto del sottovuoto
Questo metodo di conservazione, fino ad ora appannaggio esclusivo dell’industria alimentare, si può ottenere anche in casa e consiste nell’eliminare l’aria da un contenitore per preservare il cibo più a lungo.
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Quella del sottovuoto è una tecnica che ultimamente si sta diffondendo moltissimo anche a livello domestico, rivoluzionando totalmente le abitudini in fatto di conservazione degli alimenti. Con un grosso vantaggio: quello di mantenere intatte le proprietà nutrizionali dei prodotti freschi.
Eliminando l’aria, infatti, i cibi non subiscono le alterazioni normalmente causate dall’ossigeno (per esempio l’ossidazione o lo sviluppo di muffe e batteri) e si mantengono più a lungo, ovvero da 3 a 5 volte di più rispetto al solito.
Se ci si fa caso, ci si accorgerà che sugli scaffali dei supermercati si possono trovare verdure, carne, pesce o formaggi già sottovuoto. Ma se si desidera conservare qualcosa di preparato con le proprie mani? O qualcosa pensato ad hoc per le esigenze della propria famiglia? Allora si può ricorrere a piccoli elettrodomestici creati appositamente per aspirare l’aria e sigillare i cibi all’interno di sacchetti di cellophane o barattoli di vetro. Bastano pochi gesti e tutto è pronto per essere riposto in frigo. Fino alla prossima settimana.
E all’apertura del sacchetto o del barattolo, con grande sorpresa si ritroveranno gli odori, i colori e i sapori di prima! Con la stessa la freschezza e le medesime proprietà organolettiche.
Cosa si può conservare? Carne e pesce, per esempio. Questi, anche se sottovuoto, devono essere riposti in frigorifero, nel quale si mantengono per circa una settimana. I formaggi, anch’essi da tenere in frigo, se freschi durano un paio di settimane, se stagionati anche due mesi.
Pane, frutta e verdura (sia cruda sia cotta) si possono invece chiudere nella dispensa, dove possono rimanere per una settimana.
I prodotti secchi (frutta essiccata, funghi, grissini, biscotti), che temono fortemente l’umidità e tendono a diventare possi, sottovuoto rimangono perfetti per mesi e mesi.
Sottovuoto si può anche cuocere! In commercio si trovano cibi cotti sottovuoto, poi venduti nello stesso involucro, così da non perdere i preziosi nutrienti. Questa tecnica di cottura, utilizzata dagli chef professionisti, è adatta sia per il pesce, sia per la carne, che vengono assemblati a crudo con eventuali condimenti e poi cucinati a temperature basse (tra i 70° e i 100°C) in umido, in un forno a vapore, a bagnomaria oppure nel microonde. Il risultato è una pietanza gustosissima, nella quale gli ingredienti si mescolano tra di loro, senza alcun contatto con pentole e contenitori esterni. In particolare, le carni risultano morbidissime e particolarmente tenere. A prova dei palati più raffinati!
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