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Estrattori, la tecnologia al servizio della salute

L’ultima scoperta nel campo dell’alimentazione è il “Piatto di Harvard” o, se si preferisce, “Piatto della salute”.
Il Piatto della Salute messo a punto dall'università di Harvard.

Il Piatto della Salute messo a punto dall'università di Harvard.

In esso, viene chiaramente illustrato che la metà del nostro pasto deve essere costituito da frutta e verdura, preferibilmente molto varia e colorata. Spesso, però, quando questi alimenti vengono cucinati, perdono molte delle loro caratteristiche nutrizionali. Come fare, dunque, ad assumere la quota necessaria di vegetali preservandone la qualità? Certo, il contorno che generalmente serviamo a pranzo e cena non può bastare. La tecnologia mette a nostra disposizione uno strumento che esiste da anni, ma che ultimamente è diventato un vero e proprio trend in fatto di cucina naturale, l’estrattore di succhi. È l’evoluzione della tradizionale centrifuga, ma a differenza di questa, opera lentamente (42 giri al minuto). Hurom_Estrattore_FruttaVerdura Nella foto: estrattore HH2G HU-700 di Hurom (42 giri al minuto). In questo modo l’estrattore, spremendo gli alimenti quasi a freddo, evita di scaldare frutta e verdura, mantenendo inalterate tutte le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche dei succhi estratti. Il suo utilizzo è semplicissimo, poiché basta inserire mele, sedano, carote o arance intere, semplicemente ben lavate. Anche la pulizia dell’estrattore stesso è pratica e veloce, essendo composto da pochissimi pezzi. Lo sapevate che anche i semi e le bucce di frutta e verdura contengono elementi preziosi per la nostra salute? Con gli estrattori non buttiamo nulla! Non solo. Consumare frutta e verdura sotto forma di succo aumenta l’assorbimento e la nutrizione.  Un vero e proprio toccasana per la salute, un potente elisir fatto di vitamine e antiossidanti. Ideale da bere la mattina o a merenda, soprattutto per i bambini, che spesso faticano a finire la verdura che hanno nel piatto!

Cuocere con il sale dell’Himalaya

Che il sale rosa dell'Himalaya facesse bene lo sapevamo, ma che addirittura lo si potesse usare come strumento di lavoro in cucina... questa è una novità!  Ecco a voi la piastra di sale per cuocere carne, pesce e verdure  al naturale.

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Nella foto: la piastra di sale Himalayano proposta da KnIndustrie.

Il suo utilizzo è identico a quello della pietra ollare: si scalda in forno, sulla fiamma o sul barbecue ed è in grado di cuocere carne o pesce senza l'aggiunta di condimenti. Con un plus: quello di trasmettere agli alimenti tutte le proprietà benefiche e organolettiche tipiche del sale rosa dell'Hymalaya.

Il sale cicatrizza i cibi, lasciandoli morbidi e impedendone la bruciatura, in quanto sul sale non si può sviluppare carbonio nero. Per osmosi questo ingrediente penetra, cuocendo delicatamente e donando sapore e gusto tanto più intensi quanto più lunga è la cottura.

Particolarmente caro ai salutisti, il sale rosa dell'Himalaya non proviene dal mare (ormai inquinato), ma dalle miniere, dove si è cristallizzato nel tempo a causa della sparizione di specchi, rimasti intrappolati sulla terraferma. Ecco perché è più puro. In particolare, quello estratto dai monti dell'Himalaya è ancora più pregiato, grazie al fatto che contiene tutti gli oligoelementii di cui abbiamo bisogno, nelle giuste proporzioni.

Il suo sapore è meno aggressivo rispetto a quello dei sali tradizionali: non copre il gusto degli alimenti, ma li sottolinea e li esalta. Non solo. Il sale rosa dell'Himalaya vanta almeno altre due caratteristiche non da poco: è facilmente assimilabile dall’intestino e non favorisce la ritenzione idrica, non essendo cloruro di sodio allo stato puro.

Tornando alla nostra piastra, va detta ancora un cosa: essendo fatta di sale, si consuma.  Diciamo che un pezzo della dimensione di 20x20 cm dura per una quarantina di volte... una più una meno.

Il vero gelato naturale

Ecco la ricetta per preparare un gelato davvero sano senza rinunciare a gusto ed estetica. L'avreste mai detto che questo bellissimo ice cream pop non contiene né latte né uova?  Pop Ingredienti:
  • 210 g di latte di soia al naturale
  • 50 g di zucchero di canna
  • 25 g di pasta pura 100% nocciola
  • 0,5 g di farina di semi di carrube
  • vaniglia q.b.
Per la copertura:
  • 300 g di cioccolato fondente al 70%
  • granella di nocciole q.b.
Preparazione: Scaldate il latte di soia con lo zucchero, la farina di carrube, la pasta di nocciola e la vaniglia. Raggiunto il bollore, lasciare cuocere per qualche minuto e intanto frullate con un minipimer a immersione. Lasciate raffreddare in frigorifero per almeno 6 ore, quindi versate il tutto nella gelatiera e lasciatela andare per mezz'ora. Inserite il gelato ottenuto negli stampini. Ve ne sono di moltissimi tipi, noi ne abbiamo scelto uno a forma di sfera che permette di ottenere degli assaggi non troppo grandi e belli da vedere, ideali per feste e party. Lasciate dunque raffreddare in freezer per una notte. Il giorno dopo sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria. Estraete il gelato dagli stampi e versarvi il cioccolato fuso in modo da rivestirlo completamente. Lasciare sgocciolare il liquido in eccesso e decorate con la granella di nocciole.  Rimettete i gelati nuovamente in freezer appoggiandoli su un vassoio ricoperto con carta da forno. Quando si saranno solidificati, si potranno conservare in un'unica scatola. Non hai gli stampi tondi per preparare i mini pops? Clicca qui.  

Bambini, facciamo merenda!

I quadrotti al cocco sono un dolce davvero goloso, ideale per le feste e gli spuntini dei più piccoli. quadrotti_OK INGREDIENTI: 100 g di cocco rapè 80 ml di bevanda di riso e cocco 100 g di datteri 100 g di malto di riso 150 g di biscotti secchi 1 stecca di vaniglia 100 g di cioccolato fondente PROCEDIMENTO: Tritate con un frullatore i datteri in modo da ottenere una purea. Metteteli in una ciotola e diluite con la bevanda di riso e cocco. Aggiungete il cocco rapè e i biscotti sbriciolati grossolanamente. Impastate bene e stendete il composto in un vassoio rettangolare con uno spessore di un centimetro e mezzo. Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Versatelo sopra all’impasto e spolverate il tutto con il cocco. Lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora. Prima di servire tagliate a quadratoni.

Una colazione senza sensi di colpa

Ecco la ricetta di uno dei dolci più famosi d'Italia in versione sana: senza grassi animali, senza zuccheri e farine raffinate. Eppure buonissimo! cucinanaturale-6185 Nella foto: tazze da colazione Freshness di Livellara e caffettiera in ceramica della stessa serie. Piatto pizza Giannini Colours, disponibile in diversi colori, diametro 32 cm, 11 euro. INGREDIENTI:
  • 150 g di mandorle (metà con le pellicina e metà pelate),
  • 130 g di malto di riso
  • 120 g di farina semintegrale
  • 80 g di farina di mais fioretto
  • 50 g di olio di germe di mais
  • ½ baccello di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
PROCEDIMENTO: Tritate le mandorle finché non avrete ottenuto una farina, che porrete in una terrina insieme con le farine, la vaniglia estratta dal beccello e il sale. A parte mescolate insieme il malto e l’olio, quindi uniteli al resto. Non impastate come si usa fare di solito, ma sbriciolate l’impasto tra le mani in modo da formare delle briciole.Lasciatele cadere a pioggia in uno stampo oliato e infarinato, fino a formare uno strato di circa un cm di altezza. Compattate leggermente la superficie in modo che le briciole aderiscano  l’una all’altra.Decorate la superficie con qualche mandorla con la pellicina tenuta da parte. Cuocete a 180 °C per circa 30 minuti. Il dolce dovrà risultare molto croccante. La sbrisolona è una torta tradizionale, che generalmente si inzuppa nel vino dolce, ma che è molto buona anche da gustare da sola o accompagnata a una tazza di tè.